il cassero di bologna, sede suntuosa dell'arcigay locale, ha regalato ieri a tutti i presenti una serata di pura nostalgia per quegli anni in cui il porno era una fonte di discussione da bar, tra un bianchetto e l'altro; anni in cui i miti del maschio erano moana e colei che portò il partito dell'amore in parlamento: ilona staller, meglio conosciuta come cicciolina.
sempre uguale a se stessa a dispetto degli anni che passano, accompagnata da due addetti alla security di una bruttezza rara, ha dispensato soffusi guaiti da lolita, messo in mostra il famoso seno e lanciato strali tutt'altro che velati al governo e alla chiesa sul tema delle coppie di fatto. tutto rigorosamente in playback, elevando in questo modo a livello di arte l'artefatto, il kitsch, il finto (non il falso). e a guardare i corpi statuari di alcuni travestiti delle sorelle onassiss che l'hanno preceduta sul palco, c'è da domandarsi se, per il puro gusto estetico, non sia meglio perseguire la strada del costruito, dello scelto, dell'artificiale. altro che biologico! scherzi a parte: mi è piaciuto molto la loro verve d'attacco, senza paura di essere se stesse, ma senza mai perdere l'ironia o mancare di rispetto per alcuno. insomma, rubando le parole proprio a una delle sorelle onassiss - lady pantera, "qui siamo tutti froci", intendendo con questo dire che nessuno si deve mai sentire emarginato per la propria identità, per il modo in cui va incontro al mondo.
chi ha peccato di equilibrio è stata una ragazza che la dea dell'amore cicciolina ha voluto sul palco per una performance erotica, nella quale la sventurata ha avuto il malaugurato pensiero di dichiararsi, tutta impettita, "assolutamente etero" e per questo impossibilitata baciare un'altra ragazza sul palco... vabbé, ma un po' di ironia, stare al gioco: mica le era richiesto chissà che...
Saturday, January 27, 2007
un tuffo nella nostalgia, il muscolo rosso e la stupidità...
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