qui si trova un articolo recente del time che racconta di come una coppia di americani abbia sottoposto la propria figlia affetta da un gravissimo deficit di sviluppo cerebrale a un trattamente che le impedirà di crescere. intendendo con questo termine precisamente il fatto che rimarrà sempre alta uguale (circa un metro e 35). in questo modo, sostengono i due coniugi, potranno sempre prendersi cura della loro bambina in modo adeguato e senza che l'aumento di dimensioni possa essere di ostacolo al contatto fisico, fondamentale nel loro rapporto genitore-figlia.
qui c'è anche il loro blog, dove spiegano le ragioni della loro scelta e si possono leggere anche interventi di altri navigatori.
io non ho ancora ben capito cosa ne penso. di certo la notizia è interessante: costituisce un precedente per i comitati bioetici americani e mondiali, pone il dito su due dei problemi più spinosi della riflessione filosofica di oggi (il rapporto dell'uomo con il corpo e la natura, ovvero la biopolitica, e il limite della libertà dell'individuo nelle proprie scelte), tocca un tasto difficile nei rapporti sociali della nostra società (rapporto genitore-figlio disabile) e forse mille altri ancora. stay tuned.
Wednesday, January 17, 2007
nuove frontiere per le questioni bio-etiche...
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