In realtà si tratta di un post di un mesetto fa, ma che mi dispiaceva perdere nel "trasloco". Allora l'ho incollato qui sotto... Il professor Brian Alters, dell'Universita' di Montreal, in Canada, e' uno studioso di sociologia. In particolare si occupa dell'impatto sulla societa' di eventi, idee, campagne stampa, ecc. Recentemente voleva capire che tipo di riscontro sociale avesse la teoria del cosiddetto disegno intelligente, quella teoria molto diffusa dall'altra parte dell'oceano, che sostiene la necessita' di un'entita' superiore che abbi dato inizio alla vita sul nostro pianeta. La base di questa teoria sta nella convinzione, parzialmente suffragata dalla statistica, che le condizioni per la nascita della vita sono talmente complesse che non possono essersi verificate autonomamente, casualmente, per cosi' dire. I neo-creazionisti americani stanno combattendo da anni una battaglia contro il sistema scolastico perche' accanto alla teoria dell'evoluzione di tipo darwiniano si insegni anche la teoria del disegno intelligente, come due possibili interpretazioni dei fenomeni biologici. Dando per scontato, cosa piuttosto discutibile, che quella del disegno intelligente sia effettivamente una teoria scentifica consistente, al meno al pari di quella dell'evoluzione, vediamo cosa e' successo al professor Alters. Nel corso della sua carriera accademica aveva gia' ricevuto all'agenzia del governo canadese che decide a quali progetti di ricerca assegnare i finanziamenti. Ma quando presento' la domanda per indagare l'impatto sociale del dibattito disegno intelligente/evoluzione sulla popolazione canadese, si e' visto chiudere il rubinetto del danaro. E non che la ricerca fosse particolarmente costosa: si trattava soltanto di 40.000 dollari canadesi (circa 34.000 dollari americani). I fondi che aveva ricevuto in precedenza erano molto piu' consistenti, fino a 5 zeri. Non era quindi una questione di soldi. La commissione preposta all'analisi della proposta di studio di Alters ha espresso parere contrario perche' non la teoria dell'evoluzione non e' sufficientemente suffragata da prove oggettive da ritenerla attendibile. Cioe' si vuole sostenere che la teoria dell'evoluzione sarebbe un'invenzione dell'intelletto umano che non ha una capacita' di descrizione della realta'. In questo modo la commissione ha potuto rifiutare il finanziamento ad Alters, ritenendo praticamente inutile contrapporre la teoria dell'evoluzione al disegno intelligente. O meglio: dal momento che non sappiamo se una e' piu' adeguata dell'altra a descrivere il mondo biologico, non vale la pena indagare quanto la pubblicizzazione della posizione creazionista abbia influenzato le opinioni dei canadesi. Ma la ricerca di Alters ha sfruttato involontariamente un fenomeno culturale antico, che ciclicamente torna alla ribalta. Si tratta di quello che noi veneti chiamiamo "mancanza di ignoranza". Ovvero: l'incapacita' di rendersi conto della propria ignoranza. Fuor di metafora, si tratterebbe di una cosiddetta "ignoranza di secondo livello", cioe' quella inconsapevole. E proprio perche' inconsapevole convince chi ne "soffre" di sostenere idee incontrvertibili. Cosi' si e' comportata la commissione che ha giudicato la proposta di Alters. Dimostrando in un sol colpo che il disegno intelligente ha avuto un profondo impatto sulla societa' canadese e che la mancanza di ignoranza permette di condurre accurate ricerche scientifiche risparmiando fino a 34.000 dollari americani.
Wednesday, May 17, 2006
La teoria dell'evoluzione di Darwin e la "mancanza di ignoranza"
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