Friday, May 26, 2006

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Questa settimana ho messo insieme due pezzi di ragionamento e ne ho ricavato una nuova consapevolezza. L'argomento e' quello dei PACS. Mi sono chiesto come mai ci sia tanta ristrosia nella loro attuazione. Da una parte, lo sfondo culturale di matrice cattolica di molta parte della societa' italiana vorrebbe impedire l'introduzione dei PACS perche' cosi' facendo si permetterebbe alle coppie omossessuali di potersi unire in modo da vedere tutelato il loro legame da un punto di vista legale. Io credo che tutelare anche legalmente le unioni omossessuali significherebbe rispettare i loro sentimenti, come esseri umani prima ancora che come innamorati o altro. D'altra parte gli eterossessuali avrebbero la possibilita' di sciegliere, tra il PACS e il matrimonio civile (sempre posto che non ci siano diverse difficolta' burocratiche da affrontare). Ma non essendo possibile allargare anche agli omossessuali l'istituzione del matrimonio civile, sempre per la resistenza di cui scrivevo prima, i promotori dei Patti Civili hanno pensato che l'unico modo per non discriminarli (riservando cioe' i PACS soltanto agli omossessuali) era quello di permettere a tutte le coppie di potervi accedere. O almeno questa mi sembra una interpretazione piu' che possibile.

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Perche' non permettere che i single adottino figli? Se il problema, come spesso si sente argomentare, riguarda la tutela di un figlio che crescerebbe privato di una delle due figure genitoriali, come dobbiamo metterla per i figli di vedovi/e? E con le ragazze madri? E con i figli dei divorziati? Dovremmo forse togliere i figli di tutte queste persone e affidarli a nuove famiglie "complete"?
La risposta mi se e' presentata improvvisamente davanti agli occhi, come un'illuminazione. Se anche i single potessero adottare figli, significherebbe che tutte le coppie omossessuali (non legate da alcun documento legale valido per costituire una famiglia, o come diavolo volete chiamarla) potrebbero adottare dei figli, accedendo alle procedure di adozione come single.

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Probabilmente la materia e' piu' complessa di come io l'ho esposta qui. Anzi: lo e' sicuramente. Ma sono profondamente convinto della concretezza della filosofia che l'ha generata. Senza alcuna zona d'ombra.


7 comments:

Anonymous said...

Non entro in merito al discorso dei pacs, lo considero complesso e non mi sono ancora fatta un'idea abbastanza chiara.
Ma per quanto riguarda l'adozione... tu dici come la mettiamo coi figli dei divorzati, dei vedovi e delle ragazze madre.
Io credo che compito della legge sia quello di tutelare i minori, di stabilire quello che sarebbe l'ideale, il meglio.
Certo non puoi dirmi che l'ideale per un minore sia quello di crescere con uno dei due genitori perché divorziati o perché uno dei due morto, o con la sola mamma perché ragazza madre.
Certo che piuttosto che finire in un orfanotrofio è meglio venir su con uno solo dei genitori, o con due papà che si amano, o con due mamme che si amano, ma non è questo l'ideale. (Senza avere ovviamente niente in contrario verso gli omosessuali.)
Forse c'è una dose di utopia, ma io vedo ancora tra i compiti primari dello stato verso i minori la ricerca del meglio, almeno a livello legislativo, anche se poi non è detto sia effettivamente la cosa migliore in ogni caso.
Certo non mi aspetto faccia del meno peggio una regola!
Ciao

Anonymous said...

Quello che intendevo dire io è che esattamente le motivazioni che ti hanno indotto a scrivere così, elena, non possono essere usate per giustificare l'impedimento ai single di adottare figli. Poi ognuno è liberissimo di pensare che sia meglio (per i minori, per la società, ecc.) quello che vuole, ma sul piano puramente delle argomentazioni, quelle che solitamente vengono sollevate per sostenere l'impossibilità dell'adozione da parte di genitori soli non reggono: c'è dietro qualcosa di ideologico. Perché coloro che vengono adottati sono minori che stanno negli orfanotrofi, nelle missioni, nelle favelas. Non sarebbe meglio un genitore single (magari con il supporto di una bella coppia di nonni) o una coppia omossessuale piuttosto che la miseria?

Anonymous said...

caro marco, avevo scritto 50 righe poi le ho cancellate. comunque tutte queste righe si possono riassumere in: se un bimbo viene educato e formato da omosessuali non credi che la sua formazione anche sessuale non risulti distorta? tenendo presente che a 5 anni non hai ancora idea di ciò che è giusto o sbagliato.
Non so, ma forse dall'alto della mia vita piatta e agiata, preferirei che un ragazzino cresca in una favela piuttosto che con due omosessuali ricchi e che si vogliono bene. Egoismo? Ipocrisia? Boh

Anonymous said...

Non so rispondere alle tue parole, perché non conosco nessuno che sia stato cresciuto da una coppia di omosessuali. Ma non esistono nemmeno, che mi risulti, dati utili in altri paesi per capire se per quanto riguarda lo sviluppo della personalità ci possano essere delle controindicazioni.
Quello che posso dire senza avere bisogno del supporto di qualche risultato scientifico o simile, è che non c'è niente di distorto nell'essere omosessuale. Proprio niente. Invece mi pare che secondo te le cose non stiano così. Ma quando la smetteremo con i pregiudizi?

Anonymous said...

ma non è una questione di pregiudizi. magari mi posso anche rendere conto che spesso ragiono per preconcetti, ma non riesco a non pensare che una famiglia formata da 2 uomini (o due donne) + un bimbo non sia una famiglia distorta. E non riesco a convincermi che questo figlio possa ricevere un'educazione "normale". Non dico che sicuramente un "figlio di omosessuali" avrà un'educazione peggiore di quello di una coppia "normale", ma parte svantaggiato; e non mi puoi dire, marcoboscolo, che questo non sia vero, per mille motivi: per una sua visione della normalità ben diversa da quella dei suoi coetanei, per il fatto che i suoi stessi coetanei lo prenderebbero in giro per aver 2 padri. Ed è vero! Adesso dei bambini possono prendere in giro un loro amico solo perchè sovrappeso, ad esempio. Secondo me non si può chiedere a dei bambini/figli una maturità che forse nemmeno un adulto ha. E partendo da questo presupposto, secondo me, non puoi dare ad un ragazzo dei genitori omosessuali

Anonymous said...

Non capisco il tuo punto di vista. Se la famiglia composta da due persone dello stesso sesso e i figli è una famiglia distorta, vorrei capire in che modo, attraverso l'opinione di chessò psicologi che si occupano di sessualità, della formazione degli individui. Messa come la metti giù tu, non si capisce perché sia distorta. Quando io frequentavo le scuole elementari, prendevamo in giro l'unica mosca bianca che allora aveva i genitori divorziati. E - a meno di essere dei cattolici praticanti - non c'era nulla di distorto in quella situazione, tanto che oggi nessuno se ne preoccupa più di tanto. vero che i bambini, a loro modo, sono perfidi nel mettere a nudo tutte le difficoltà di un altro bambino, colpendolo nei suoi lati deboli. Quello che voglio dire è che i modelli culturali continuano a cambiare, per cui non è detto che quello che "da scandalo" oggi, domani non sia tranquillamente accettato. Ripeto: o ci sono delle "prove provate" che un bambino cresciuto da genitori dello stesso sesso oppure faccio fatica a togliermi dalla testa che dietro a questa posizione non si nasconda un pregiudizio. Magari innocente e privo di ogni malizia. Ma pur sempre un pregiudizio.

Anonymous said...

Ovviamento volevo scrivere l'ultima frase nel modo seguente e non com'è uscita dalle mia dita...

Ripeto: o ci sono delle "prove provate" che un bambino cresciuto da genitori dello stesso sesso presenti problemi di comportamento o qualsiasi altro genere, oppure faccio fatica a togliermi dalla testa che dietro a questa posizione non si nasconda un pregiudizio. Magari innocente e privo di ogni malizia. Ma pur sempre un pregiudizio.