Monday, April 30, 2007

grandi poteri = grandi responsabilità

tom non è un supereroe, ma è diventato invisibile agli occhi della sua amata. una toronto abitata da oltre 200 supereroi che non girano in costume, ma credono nell'sistenza dei super-cattivi tanto quanto noi crediamo in quella degli ufo. in poche parole: uno spasso.
le grandi responsabilità sono di fly, che me lo ha prestato. cerco di centellinarlo, perché è corto, e non voglio che finisca subito. ma faccio fatica...


Friday, April 27, 2007

arrivo in ritardo, ma laico anch'io...


con evidente ritardo rispetto al lancio dell'iniziativa, ho aderito alla campagna di città del capo - radio metropolitana per il ripristino della laicitù, in un paese - il nostro - dove troppo spesso i togati hanno indirizzato verso i propri interessi la vita sociale e politica italiana. come dice crozza in uno dei suoi crozza italia, troppo spesso chi non ha figli ti dice come devi educare i tuoi, chi non ha famiglia ti dice come deve essere la tua, chi non fa sesso ti dice come devi farlo. aderite alla campagna uno straccio di laicità e mettete tutti lo straccetto porpora in ogni dove.

Wednesday, April 25, 2007

Friday, April 20, 2007

amarcord...

già a gennaio era stato impossibile non subirne l'eterno e imperituro fascino. adesso ne parlano anche blogger più importanti di me (e con una vetrina ben diversa): eccovelo qui. che dire? non si può non parlarne. e quanto ancora se ne parlerà: vi immaginate tra cent'anni gli storici del costume italiano... ah, meraviglia!

Saturday, April 14, 2007

gloria gaynor

neanche il tempo di riprendermi dalla pasqua, di riprendere il ritmo quotidiano. passo un bel giovedì, con il lavoro che va liscio - faticoso ma liscio - tanto da pensare di cominciare a vedere la luce alla fine del tunnel. mi sono anche portato a casa la primavera di parigi, una di quelle primavere che mi piacciono tanto: sole caldo, ma secco, i fiori sui rami degli alberi e le ragazze in gonna leggera. passo anche una bella serata: aperitivo con gli amici e seguente cena scazzata sotto il dehor, mentre le strade si fanno blu e poi nere.

tutto questo e poi ti svegli il venerdì mattina: boom! non è stato così grave, ma una macchina mi è entrata dal portabagagli mentre me ne stavo in coda sull'autostrada. non è stato grave, perché sono qui a scriverne. illeso e lucido (a meno che questo aldilà non sia una copia-carbone dell'aldiquà). non è grave perché ho compilato la constatazione amichevole, firmando con le mie mani. perché ho fumato un milione di sigarette mentre seduto sul guard rail guardavo i paramedici portare via i feriti. e i morti.

non è grave perché arrivato a padova mi sono messo a scherzare con gli studenti, sotto un sole sardonico: ora splendente, prima impotente contro la nebbia, in quell'inferno. non è grave perché guardo ancora il seno di f. con i miei occhi e mi piace come un fiume di montagna che forma una pozza e una cascata. il seno di f. è quell'acqua fresca dove bagnarsi dopo aver scalato la parete o salito il sentiero. acqua che ti fa male inghiottire, ma rigenera, rilassa. ti fa sentire vicino alla natura che mi pare non esista più. è quello stesso odore di piscio e sterco, se sotto il portico ti pare un insulto, qui - all'ombra del seno di f. - pare un salmo a dio, un dio spinoziano, privo di forma, astratto e algido - una cattedrale di ghiaccio nella foresta artica - una poesia di baudelaire, una tour eiffel vista da montmartre, il taj mahal dei sensi, del benessere, l'apollo di armstrong.

ecco. sto qui. all'ombra del seno di f. e mi dico che tutto va bene. ma perché mi sento così stanco? così fuori sincrono (più del solito, almeno)? perché quasi non mi pare giusto? e non mi va di pensare alle solite banalità sulla precarietà della vita. perché non ho pensato neanche per un secondo di morire, di non uscire vivo da quell'inferno. ma ho pensato quanto sarebbe facile non fare la fatica per uscirne. che in fin dei conti qualcuno potrebbe non averne interesse, non voler tornare qui, all'ombra dei seni di f. e noto che non siamo in molti, nonostante il seno matronale di f. faccia un'ombra piuttosto vasta. come se molti che hanno comperato il biglietto per sedere qui, poi non siano venuti. o come se fossero stati chiamati e avessero risposto che arrampicarsi fin quassù fosse troppo faticoso, che non ne valesse la pena. come dargli torto? la vista non è nemmeno male, ma è costellata di cadaveri, di tutti i tempi e morti in ogni modo. è un paesaggio per stomaci forti. e l'ombra, in certe ore del giorno, si restringe tanto che almeno alcuni di noi si ustionino ugualmente.

autostrada 13: 13 aprile 2007

rughe di terra
incise di nebbia.
ferri contorti
penetrano le carni.
fumo. e odore
di sangue.

non si prova niente
nessuna paura:
si muore in silenzio.
qui
si muore per niente.

Thursday, April 12, 2007

in loving memory of...



kurt vonnegut
(indianapolis, 11 novembre 1922 - new york, 11 aprile 2007)

mi ha fatto pensare, ridere, riflettere, incazzare, amare, odiare, gioire, intristire...
... ciao...


Tuesday, April 10, 2007

parigi val ben una messa!


titolo idiota, ma è stato un po' il tormentone del piccolo viaggio parigino. non mi sono ancora ripreso: troppo bella la città, troppo bello viaggiare. eccovi intanto la Tour Eiffel vista da Trocadero.


Monday, April 02, 2007

parigi!

si parte!