Monday, November 27, 2006

Faenza 2006: MEI I Sing Alone?

il nostro stand era simpaticissimo: con un euro gli amici di salerno davano la possibilità di giocare alla riffa con in palio qualche cd (più o meno interessante), abbiamo offerto nutella e rhum un po' a tutti quelli che si fermavano, abbiamo raccolto demo a iosa, iscrizioni al concorso "today i'm rock", visto qualche live set deprimente, qualche live set buono, visto le solite facce da indie (?), incontrato qualcuno di nuovo...

...era la mia prima volta al meeting delle etichette indipendenti e la prima cosa che ho notato è che non c'è praticamente niente di indipendente... chi non c'era tra le etichette, ha implicitamente dichiarato da che parte sta in questa storia. che le facce fossero sempre le stesse che si vedeno al covo o al rainbow, piuttosto che al new age o al circolo degli artisti, mi fa pensare che il mercato indie non sia esattamente un mercato in espansione. che poi praticamente tutti quelli che passavano dal nostro stand di musicboom fossero in qualche modo accreditati, mi fa pensare che non ci siano stati poi molti a comperare i bilgietti (idea confermata anche dall'assenza di qualsiasi tipo di coda alla biglietteria, mentre era piuttosto nutrita al ritiro accrediti...). il fatto che in questo lunedì post-mei nella mia casella di posta elettronica alcune etichette abbiano depositato lanci stampa che annunciano prossime uscite di band underground (o indie se preferite), mi fa pensare che forse non capisco il significato della parola 'indipendente' che segue a 'etichette' in mei. che fosse anche presente la ECM, che mi ha anche regalato un cd-sampler per il solo fatto di essermi fermato da loro (ah i teutonici!) mi fa dubitare ancora di più del significato della parola 'indipendente': ok che il jazz oggigiorno è una specie in via di estinzione (o continua contaminazione), ma addirittura tra i teenager della indie generation... vabbé...

chiudo registrando che la cena di sabato, "specialità romagnole a prezzo fisso" era sì buona, ma che il prezzo fisso non comprendeva nemmeno uno straccio di piada... e allora mi domando cosa significhi la parola "romagnole" nella dicitura dell'offerta se una volta seduto con le gambe sotto la tavola, non riesco a capire se sono a reggio, a bologna o a milano...

...vabbè, almeno ho recuperato la raccolta dei theoretical girls di glenn branca di cui spero di riuscire a parlare presto in modo più esuastivo. intanto me li godo in repeat...

1 comment:

Anonymous said...

Ciao fascinoso pensatore :)