Monday, June 12, 2006

Professional Business live @ Oficina Buenaventura

Oficina Buenaventura, Castelfranco Veneto
June 3rd 2006

Siamo in pochi seduti al bar dell'Oficina, quasi tutti amici. E ci sentiamo privilegiati: sentiamo di assistere a un piccolo evento, esclusivo, solo per noi. Il palco, piccolo e caldo come una sala prove, è allestito proprio di fianco al bancone e noi ascoltiamo bevendo prosecco, tra foto speculari e pareti arancioni.

All'inizio l'imbarazzo - loro e del pubblico - è palpabile: qualche incertezza negli attacchi, piedi che non si scollano dal pavimento. Ma mano a mano che la miscela di indie rock e funk si amalgama nelle orecchie, i Professional Business si sciolgono. John Cultman comincia la sua personale danza sciamanica, sospeso tra il proprio polistrumentismo (chiatarra disturbata, clarinetto, sax) e la voce che non riesce a farsi incanalare "solo" nel microfono. Gas sembra distante, ma le sue dita sulle corde del basso danno calore ai brani e il suo sguardo è di chi ha delle visioni "superiori". Il motore immobile di tutto lo show è però la chitarra del Doctor G, insancabile macchina da riff.

Certo non mancano i difetti. A cominciare da un ricerca di identità vocale che non è ancora terminata. La necessità di rodare i pezzi, specialmente quelli dove i cambi di strumento sono più frequenti. E forse anche una seconda chitarra non sarebbe fuori luogo, permettendo a John Cultman di proseguire le sue incursioni nel rumore, a Gas di dedicarsi ancora di più a tingere di funk la ritmica, alle pelli di svolazzare. Ma il divertimento è assicurato e mi piace la voglia – e la necessità – di esprimersi di quattro ragazzi veneti, attraverso una musica che non passa per le mode del momento. Se mi puntassero una pistola alla tempia e dovessi dire a chi assomiglia il loro sound, direi Broken Social Scene, ma il Doctor G mi ha assicurato che non ha mai avuto mezza intenzione di ascoltarli! Ah, dimenticavo: avrebbero dovuto suonare anche i Canadians, ma hanno dato forfait per problemi di salute. Nessuno li ha rimpianti per l'ora abbondante del set dei Professional Business.

1 comment:

Anonymous said...

C'ero anch'io fra quegli amici ed è stato dolce stupirsi di sentire un gruppo "locale" suonare musica "diversa".
Bravi i Professional Business
j